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SI BRUCIANO I MILIARDI IN BORSA ?

In realtà non si brucia nulla: c’è chi vince e c’è chi perde.

Nelle borse quando vendi un prodotto finanziario significa che c’è un’altra parte che lo compra e quando lo compra ce n’è un’altra che lo vende.

Rispetto ad un’altra transazione commerciale non sai chi ti vende e chi ti compra il prodotto in questione dato che ci sono operatori finanziari, chiamati brokers, che mettono in contatto l’ordine di acquisto con l’ordine di vendita e vice versa.

Quindi quando c’è un crollo delle borse, significa che tutti i titoli o buona parte di essi in una tale giornata borsistica subiscono un calo di prezzo, più o meno accentuato: in altre parole la pressione esercitata dai venditori spinge i prezzi verso il basso.

Le ragioni di questa pressione e quindi dei conseguenti ribassi sono le più disparate (crisi, attentati, pandemie locali o globali, ecc.), ma sono sempre legate a due elementi fondamentali: paura e avidità.

Due ingredienti che nel mondo degli investimenti sono sempre presenti e che l’investitore accorto deve tenere sotto controllo: sì, perché sono due tra gli stati emotivi più forti per gli esseri umani, nessuno escluso.

E in ambito finanziario, in cui si tratta di denaro, sono particolarmente enfatizzati.

Torniamo quindi ai “miliardi bruciati”.

I giornalisti pur di vendere devono trovare titoli sempre più roboanti, soprattutto quando c’è confusione e quando tutti gridano e strepitano.

Così facendo, forse riescono a vendere di più, ma spesso non rendono giustizia ai fatti.

Proviamo ad immaginare una delle recenti sedute negative di borsa, con titoli importanti che subiscono crolli di prezzo. Cosa succede realmente ? Si brucia ricchezza, come si suol dire, oppure c’è della ricchezza che si sposta da una parte all’altra ?

Proviamo ora ad analizzare i casi seguenti:

  • Se io detengo un titolo che ho comprato a 10 e questo è salito a 20 e quando sta per scendere a 18 lo vendo, ci perdo o ci guadagno ?  Se non si conosce il prezzo di carico (ossia 10) sembra che ci sto perdendo perché c’è stato un ribasso da 20 a 18, ma in realtà mi sono liberato di un titolo il cui prezzo stava scendendo, guadagnandoci comunque (18 – 10) = 8.
  • Se tu invece hai comprato quel titolo a 20 e poi vedendo la discesa del prezzo, preso dal panico (paura), decidi di venderlo a 15 ci perdi (20 – 15) = 5
  • Ma se io poi lo compro proprio a 15 e poi in un successivo rialzo di prezzo lo vendo a 22 ci guadagno (22 – 15) = 7
  • Supponiamo che tu quel titolo lo acquisti a 10 e poi il prezzo sale fino a 20 per poi iniziare a scendere repentinamente, ma decidi di tenerlo (“tanto poi risale”: avidità) anche se si riavvicina ai 10 del prezzo di carico; attendi ancora (avidità) e scende ulteriormente e va sotto i 10, poi sotto i 5 … Poi non sopporti più quella perdita che si sta amplificando e finalmente lo vendi, preso dal panico (paura), a 4; subisci una perdita di (10 – 4) = 6, ma se si conta il prezzo massimo raggiunto di 20 la perdita effettiva è di (20 – 4) = 16
  • Ora che il prezzo è sceso a 4, tu di quel titolo non ne vuoi più sapere perché ti ha fatto soffrire, mentre io decido di comprarlo proprio a 4, ossia ad un prezzo di carico che ritengo basso, restando in attesa di un rialzo
  • Aggiungiamo anche le vendite allo scoperto: quando il prezzo del titolo è a 20 posso anche venderlo allo scoperto e quindi decido di venderlo a 20, puntando quindi sul ribasso del titolo stesso, e poi una volta che scende a 15 mi ricopro acquistandolo (vado "flat"); ci ho guadagnato (20 - 15) = 5; in un ribasso, proprio così: quando i giornali parlano di "miliardi bruciati" in borsa, c'è chi ci guadagna (e anche tanto) dai ribassi dei prezzi

 

Cosa significa tutto ciò ?

Significa che se uno vende, l’altro compra e vice versa. E quindi uno vince e l’altro perde. I soldi non si bruciano, come dicono i titoli dei giornali.

La ricchezza, soprattutto in momenti difficili come nelle crisi economiche, non si “brucia”, ma semplicemente si sposta da una parte ad un’altra.

Così è anche negli investimenti immobiliari e in altri ambiti dell’economia.

Se c’è chi ride, c’è anche chi piange.

Ma con la giusta educazione finanziaria non solo possiamo evitare di “bruciare” i nostri risparmi e i nostri investimenti, ma cercando di essere al posto giusto e nel momento giusto possiamo metterci dalla parte giusta nei vari e ciclici spostamenti di ricchezza.

 

Fabrizio Santi c/o Studio Santi & Associati © Febbraio 2020