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FACILI PROFETI

Con un recente Decreto Legislativo, la scadenza per l’invio telematico delle dichiarazioni dei redditi è stata anticipata dal 30 novembre al 30 settembre: la prima nuova scadenza sarà il 30 settembre 2024 per l’invio delle dichiarazioni dei redditi dell’anno di imposta 2023, da predisporre l’anno prossimo.

Ora, con tutte le informazioni richieste di natura statistica (p.es., dati per i modelli I.S.A., per i crediti di imposta, ecc.) e quindi non direttamente riconducibili alla dichiarazione dei redditi in senso stretto e quindi dati anche estranei alla determinazione delle imposte sul reddito e delle imposte sostitutive, la scadenza del 30 novembre sino ad ora è “andata stretta” agli addetti ai lavori.

Figuriamoci cosa succederà con due mesi in meno e con una scadenza a ridosso dal rientro dalle scarse vacanze, che per i commercialisti sono diventate una sorta di miraggio …

Ora quindi vogliamo fare i “facili profeti” preconizzando una delle seguenti situazioni che ci ritroveremo l’anno prossimo:

  1. Una bella proroga in “zona Cesarini”, con un Decreto Legge pubblicato lo stesso giorno della scadenza oppure, come più volte s’è visto di recente, con un decreto annunciato con comunicato-stampa, che è diventato ormai una sorta di “strumento normativo non normativo”, un’entità ibrida come il “tessuto non tessuto” …
  2. In assenza di una proroga, che sarà richiesta a gran voce, soprattutto al rientro dalle (magre) vacanze, da commercialisti ed altri addetti ai lavori, ci sarà una proliferazione di dichiarazioni integrative trasmesse dopo il 30 settembre ed entro il 31  dicembre, per non sforare nell’anno successivo; quindi, una prima ondata per “piantare la bandierina” entro il 30 settembre con dati incompleti per rispettare il termine e poi una seconda ondata per integrare i dati della dichiarazione originaria, potendo contare di maggior tempo ottenuto artificiosamente con un “fai-da-te”.

C’è una terza ipotesi, ma è pura teoria e cioè di un ripensamento del legislatore con ritorno alla scadenza del 30 novembre, ma non riponiamo alcuna speranza su tale ipotesi. Sperando invece di sbagliarci nel pronostico di questa terza ipotesi.

Vediamo se oltre a essere … “Santi” saremo anche profeti.

Alla prossima.

Studio Santi & Associati

20.12.2023.