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LA SERIE STORICA DELLE ENTRATE TRIBUTARIE ERARIALI DAL 1990 AL 2015

Ed il confronto con alcuni Paesi europei

Dal sito del Ministero dell’Economia [1] e delle Finanze si rilevano interessanti dati statistici sulle entrate tributarie erariali del nostro Paese ed anche sulle entrate tributarie di altri Paesi Europei.

Le entrate erariali del 2015 ammontano a 450.538.000.000 euro (ossia, oltre 450 miliardi di euro).

Espresso nel vecchio conio, l’importo ammonta a 872.363.210.000.000 lire (ossia, oltre ottocentosettantaduemila miliardi di lire).

Si tratta delle entrate per imposte dirette (ossia principalmente imposte sui redditi) ed imposte indirette (tra cui principalmente IVA) e non comprendono i tributi locali.

Abbiamo estrapolato i totali annuali degli incassi, che si espongono di seguito in euro.

La progressione negli anni è evidente: il gettito del 2015 è di oltre 2 volte e mezzo quello del 1990.

Ma procediamo di seguito con il confronto con altri Paesi europei.

Confronto con alcuni Paesi europei

Ora per avere dei termini di paragone, esponiamo di seguito, sempre in milioni di euro, le entrate erariali totali dei seguenti Paesi relativamente agli anni 2012 e 2013 (che sono gli ultimi anni disponibili).

La prima posizione in “classifica” della Germania non dovrebbe sorprendere, mentre potrebbe sorprendere la seconda posizione della Gran Bretagna [3], ma soprattutto ciò che colpisce è l’importo del gettito erariale italiano che è superiore ad 1 volta e mezzo quello francese !

E’ sicuramente interessante anche analizzare la stratificazione delle entrate suddivise tra imposte dirette ed indirette (delle quali per gli altri Paesi europei suddetti è disponibile l’ammontare del gettito IVA).

Maggiori informazioni sulle entrate tributarie internazionali sono accessibili tramite il link http://www1.finanze.gov.it/finanze2/entrate_tributarie/index.php

 

Documento elaborato da Studio Santi & Associati © Dicembre 2016 

[1] http://www1.finanze.gov.it/

[2] Nel rapporto pubblicato i dati sono espressi in milioni di sterline (rispettivamente per 418.695 e 434.345 per gli anni 2012 e 2013) e sono stati convertiti in euro al cambio di fine anno riconosciuto ai fini fiscali dall’Agenzia delle Entrate.

[3] La Gran Bretagna “ospita” la City di Londra, il maggior centro finanziario mondiale e che – stando ad alcune fonti – produce oltre un terzo del P.I.L. del Paese; occorre inoltre considerare l’oscillazione del cambio Euro/Sterlina.