Risparmio fiscale per spese di vitto e/o alloggio
A quanto ammonta il risparmio fiscale complessivo derivante dalle spese di vitto e/o alloggio?
Le spese per vitto e alloggio [1] nell’ambito della determinazione del reddito di impresa sono deducibili nella misura del 75% [2], mentre la relativa Iva è detraibile in misura piena [3] .
Facciamo il seguente esempio: esborso per vitto e/o alloggio di euro 100.
Calcoliamo il risparmio complessivo:
Importo Iva inclusa 100,00
Iva 10% (100: 1,10) = 9,09
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Importo Iva esclusa 90,91 90,91
(-) 25% indeducibile 22,73
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IRES [4] 68,18 x 24% = 16,36 (-)
IRAP 90,91 x 3,90% = 3,55 (-)
----------- 19,91
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Esborso effettivo al netto di IVA, IRES e IRAP 71,00
Pertanto, il risparmio complessivo in termini percentuali ammonta al (71/100 x 100) = 29% (calcolato sull’importo Iva inclusa).
In termini pratici, per ogni 100 euro di esborso, se ne risparmiano 29 [5], ossia quasi un terzo.
Studio Santi & Associati © Ottobre 2018
[1]Ai fini della determinazione del reddito d’impresa, l’articolo 109, comma 5, Tuir stabilisce che “le spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazioni di alimenti e bevande, diverse da quelle di cui al comma 3 dell’articolo 95, sono deducibili nella misura del 75 per cento”.
[2] Quindi risultano indeducibili nella misura del 25%.
[3] L’attuale aliquota Iva per le spese di vitto e alloggio è del 10% ed è riconosciuta la piena detraibilità purché la spesa risulti da fattura e sia inerente all’attività (art. 19 DPR n. 633/72).
[4] Consideriamo il caso delle società di capitali, per semplicità di esposizione (l’IRES è un’imposta proporzionale).
[5] Risparmio che può essere maggiore in presenza di imposizione Irpef.