IL DECRETO ANNUNCIATO e il NODO DA SCIOGLIERE della LIQUIDITA'
Como, 8 Aprile 2020.
Gentili Clienti,
prima di illustrare per sommi capi il nuovo decreto legge annunciato dal Governo, vogliamo fare una precisazione che includiamo nel post scriptum.
Il Decreto Legge annunciato con enfasi nei canali televisivi per ora non risulta ancora pubblicato e di conseguenza, nel momento in cui scriviamo, le relative misure di intervento non sono ancora ufficiali.
Possiamo per ora dire che le stesse vertono sulla salvaguardia della liquidità delle aziende e sull’ottenimento di quella necessaria per superare il difficile momento, da una parte con lo spostamento delle scadenze fiscali e contributive, a partire da quella di giovedì prossimo 16 aprile, e dall’altra con garanzie statali per favorire l’erogazione di nuovi finanziamenti.
Al momento, non essendoci nulla di ufficiale, restiamo in attesa della pubblicazione del decreto per poi passare in rassegna il suo contenuto.
Ciò che desta sicuramente preoccupazione è la tempistica per il “passaggio dalla teoria alla pratica”, tenendo conto che la liquidità aggiuntiva dovrà arrivare necessariamente dalle banche, le quali lavorano a ranghi ridotti e che sono già sovraccariche con le pratiche di moratoria dei finanziamenti e di evasione di richieste di nuove linee di credito.
Quindi, con il prevedibile carico eccezionale di lavoro che arriverà a seguito delle disposizioni del decreto suddetto, i tempi plausibilmente non saranno brevissimi.
Ci riserviamo di ritornare sull’argomento per illustrare in dettaglio le novità in arrivo.
Cordiali saluti.
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P.S.: abbiamo fatto una scelta di fondo in merito alle informative che abbiamo sino ad ora inviato, da quando è iniziata l’emergenza sanitaria, e che invieremo successivamente e cioè quella di fornire informazioni possibilmente utili e per quanto possibile esposte in modo neutrale, anche se è forte la tentazione di entrare in polemica, convinti dell’inadeguatezza e dei ritardi delle misure economiche. E quindi cerchiamo, nei limiti del possibile, di tenere separate le informazioni dalle nostre considerazioni sulle misure adottate per affrontare l’altra emergenza, quella economica.