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AFFERMAZIONE DISCUTIBILE DEL VICE MINISTRO SULL'EFFETTO DEL CONCORDATO PREVENTIVO BIENNALE

Il viceministro dell’Economia Maurizio Leo, intervenuto nel programma «XXI Secolo» di Rai 1, ha sottolineato l’effetto compliance del concordato: «Circa 190mila partite Iva, che erano in un’area un po’ grigia e che non venivano considerate contribuenti affidabili, proprio per effetto del concordato preventivo sono rientrati nel campo dei contribuenti affidabili e non avranno più nulla da temere dal fisco».  [Fonte: Il Sole 24 Ore del 28.01.2025]

L'affermazione è discutibile e, pur non avendo assistito all'intera intervista, appare "autoconclusiva" e non frutto di una decontestualizzazione. Pertanto, sgombrato il campo da possibili equivoci, il senso è chiaro. Il vice ministro sembra affermare che chi ha aderito al cosiddetto Concordato Preventivo Biennale si è guadagnato una sorta di patente di affidabilità e allo stesso tempo una sorta di immunità da controlli fiscali particolarmente "cattivi". Ora, è pur vero che lo stesso vice ha "spinto" molto tale istituto e ne ha parlato in termini entusiastici in più di un'occasione, quindi potrebbe non essere obiettivo sull'efficacia dello stesso. Resta però il fatto che affermare che "non avranno più nulla da temere" è di particolare gravità. Tali affermazioni venivano fatte in occasione dei numerosi condoni del passato (prima della loro scadenza) per indurre "dolcemente" ad aderirvi, pena lo scatenarsi di controlli particolarmente attenti e puntigliosi. Ma vien da dire che in un sistema normale i controlli non devono essere necessariamente una sentenza di condanna capitale, ma una normale attività per rilevare il rispetto delle norme tributarie. Punto. E invece, non solo nell'immaginario collettivo, ma anche ai vertici dell'Amministrazione Finanziaria vengono "dipinti" come un'eventualità da evitare come la peste ... Non è proprio una visione che si addice ad un rapporto equilibrato e rispettoso tra contribuenti e Pubblica Amministrazione, in questo caso nella veste di Amministrazione Finanziaria. Sarebbe quindi opportuno che chi ha l'onore e l'onere di governarci si esprimesse in modo più attento nei confronti delle vituperate "partite Iva", anche per prendere le distanze da una certa retorica, non certo amichevole verso le attività liberali.

[Testo estratto dal ns. canale Telegram: https://t.me/studiosantieassociati/12414 ]

28 gennaio 2025