(citazione del film GUNNY di Clint Eastwood)                                                             

Secondo una certa teoria evolutiva, non sono stati gli animali più forti a salvarsi dalle catastrofi naturali e dai cambiamenti climatici, bensì gli animali più flessibili. I dinosauri si sono estinti, mentre altri animali fisicamente più deboli sono sopravvissuti…

Non discutiamo simili teorie, tuttavia c’è un fondo di verità che può adattarsi anche ai giorni nostri.

In effetti la flessibilità e la capacità di adattamento sono fondamentali per sopravvivere, in primo luogo, e per vivere al meglio, in ogni caso, nel mondo odierno.

Non tutto può essere ponderato e programmato e dobbiamo lasciare spazio a ciò che è incerto e che in qualche modo si frappone fra noi e i nostri piani, o comunque si mette “in mezzo alle rotaie”.

Occorre adattarsi quindi alle diverse circostanze e alle diverse situazioni in cui ci troviamo, magari nostro malgrado.

Occorre essere flessibili al punto giusto, per non perdersi d’animo nelle situazioni difficili e quindi per riuscire a ottenere quanto è nei nostri intendimenti.

Si può affermare che esistono diversi tipi di “forza” e quindi non solo quella fisica.

Soggetti forti fisicamente, che sposterebbero oggetti di diversi quintali, possono non esserlo altrettanto caratterialmente e quindi sono deboli su tale versante.

E al contrario, persone fisicamente minute e apparentemente o realmente cagionevoli di salute possono mostrare una grande forza interiore, che permette loro di raggiungere ciò che vogliono.

La flessibilità si contrappone alla rigidità. Soprattutto nel pensiero.

Ciò che è rigido si può spezzare, mentre ciò che è flessibile si piega ma resta intatto. Quindi, anche la flessibilità è una forma di forza, a dispetto di ciò che potrebbe sembrare.

Studio Santi & Associati © Dicembre 2018