Qualcuno ha detto che quando la mente si espande non torna più alla precedente dimensione. Se ciò corrispondesse al vero e si potesse trasporre anche nell'ambito della consapevolezza, dovremmo esserne lieti.

Se si potesse espandere la consapevolezza di ciò che siamo, di ciò che abbiamo e delle nostre potenzialità, dovremmo arrivare, quanto meno, a conclusioni diverse, anche molto diverse, da quelle che ricaviamo da un'applicazione pedissequa dei luoghi comuni e di abitudini inveterate e tramandate tra generazioni.

Proviamo a pensare alla nostra opinabile tendenza all'autoflagellazione, antico vizio italico: "succede solo in Italia", "eh, cosa vuoi, siamo in Italia", e via dicendo. Ma tali frasi ripetute a pappagallo sono il frutto della consapevolezza di ciò che è o sono una sorta di riflesso condizionato?

E se volessimo cambiare questa malsana abitudine a darci la zappa sui piedi con un'espansione della consapevolezza di ciò che siamo, di ciò che siamo in grado di fare, di ciò che abbiamo, riusciremmo a cambiare l'immagine che abbiamo di noi stessi e del nostro Paese ? Riusciremmo ad espandere la nostra consapevolezza in tal senso ?

Ci auguriamo che ciò possa essere vero e che possa avvenire, perché l'autoflagellazione è un'abitudine da sradicare, perché è nociva e peraltro priva di fondamento e probabilmente è stata indotta in qualche modo ed in qualche tempo.

L'immagine che ci proiettiamo spesso non è affatto rappresentativa del nostro Paese e di ciò che siamo come suoi cittadini.

Se avessimo una minima espansione della consapevolezza di ciò che siamo e di ciò che è realmente il nostro Paese, la nostra vita potrebbe cambiare notevolmente in positivo, ne siamo convinti.

Facciamo quindi, tutti quanti, uno sforzo per un cambiamento che può farci raggiungere miglioramenti enormi.

Ma ci dobbiamo  credere. E se non lo facciamo noi, non ci sarà nessun altro a farlo.

Studio Santi & Associati 

Testo estratto dal nostro canale Telegram ANGOLI NASCOSTI D'ITALIA

https://t.me/angolinascostiditalia 

06.06.2022