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L’ “EVOLUZIONE” DEL DEBITO PUBBLICO vista attraverso I TITOLI DI STATO dal 1982 a novembre 2016

L’ “EVOLUZIONE” DEL DEBITO PUBBLICO vista attraverso I TITOLI DI STATO dal 1982 a novembre 2016

Dal sito www.dt.tesoro.it (ossia dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze) si possono rilevare numerose informazioni sul nostro debito pubblico, le quali, se analizzate con attenzione, oltre ad essere interessanti portano a risultati sorprendenti.

Innanzitutto, sulla base dell’ultimo rapporto pubblicato alla data in cui scriviamo, il debito pubblico è formato come segue [1]:

  • Titoli di Stato:         84%
  • Altri debiti:              16%

Al 31 dicembre 2015, quindi, l’ammontare dei titoli di Stato in circolazione rappresenta circa l’84% del debito pubblico:

Composizione Debito Pubblico

Come abbiamo visto, titoli di Stato, ossia tutti i titoli obbligazionari emessi dal Tesoro, sia sul mercato interno (BOT, CTZ, CCT, CCTeu, BTP, BTP€I e BTP Italia), sia sul mercato estero (programmi Global, MTN e Carta commerciale), costituiscono la maggiore parte del debito pubblico.

L’ammontare del debito pubblico complessivo al 31.12.2015 ammonta a 2.172.673 milioni di euro, di cui circa l’84% dello stesso è formato da titoli di Stato, ossia per un ammontare di 1.815.496 milioni di euro.

Analizziamo a questo punto, nella tabella che segue, la composizione dei titoli di Stato in circolazione dal 1982 (primo anno disponibile dal sito suddetto) ad oggi, considerando l’ammontare complessivo e la durata media dei titoli, nonché l’indicazione del peso percentuale dei BOT [2] e dei BTP [3], ossia rispettivamente il titolo con le durate più brevi e il titolo attualmente più diffuso e con durate anche molto lunghe (è del quarto trimestre del 2016 la prima emissione di BTP cinquantennali, con scadenza nel 2067 !).

Dalla tabella suddetta emergono i seguenti quattro elementi, indubbiamente impressionanti:

  • La progressione inarrestabile dell’ammontare complessivo dei titoli di Stato in circolazione: l’ammontare attuale [4] è di quasi 16 volte quello del 1982 ( ! )
  • La durata media sempre più lunga, che passa da 1,13 del 1982 a quella attuale di 6,75
  • La riduzione progressiva del peso percentuale dei BOT (ossia, i titoli con la scadenza più breve ed infrannuale) sull’ammontare complessivo dei titoli in circolazione, dal 60,32% del 1982 al 6,07% attuale
  • Il contestuale ed altrettanto progressivo aumento del peso percentuale dei BTP (ossia, i titoli con le scadenze più lunghe) sull’ammontare complessivo dei titoli in circolazione, dall’ 8,45% del 1982 al 69,70% attuale

In estrema sintesi, si può affermare che l’ammontare dei titoli di Stato in circolazione, e quindi l’ammontare del debito pubblico, aumenta inesorabilmente di anno in anno, unitamente all’aumento progressivo della durata dei titoli stessi.

In pratica e detto in termini a-tecnici, il debito aumenta sempre più di anno in anno così come aumenta la sua durata complessiva.

E quindi, la domanda “che sorge spontanea” è: con questo andamento del debito pubblico, quanto potrà reggere ancora il Sistema?

Ai posteri l’ardua sentenza.

 

Documento elaborato da Studio Santi & Associati © Dicembre 2016 

 

[1] http://www.dt.tesoro.it/it/debito_pubblico/_link_rapidi/debito_pubblico.html

[2] B.O.T.: Buoni Ordinari del Tesoro, ossia “è un titolo zero-coupon, ovvero un titolo senza cedoladi durata inferiore o uguale ai 12 mesi, emesso dal governo italiano allo scopo di finanziarne il debito pubblico” (Fonte: Wikipedia).

[3] B.T.P.: “Il Buono del Tesoro Poliennale (BTP) rappresenta un certificato di debito emesso dallo Stato italiano, con scadenza superiore all'anno solare” (Fonte: Wikipedia).

[4] Per “attuale” si intende alla data di composizione del testo, ossia dicembre 2016.